"Pasculli 100": prassi e repertorio oboistico nell’Ottocento. Le fonti, gli strumenti, i contesti

Lugano, Aula Magna del Conservatorio della Svizzera italiana
20-22 settembre 2024

La Scuola universitaria di Musica del Conservatorio della Svizzera italiana organizza un simposio che intende esplorare alcuni dei principali aspetti delle prassi ottocentesche mettendo a confronto le conoscenze storiche e teoriche da una parte, e le esigenze pratiche dall’altra. Al centro del simposio si colloca la figura di Antonino Pasculli (Palermo, 1842 – 1924) oboista e compositore palermitano di cui nel 2024 ricorrono i cento anni dalla scomparsa. A partire da alcune sue composizioni e dalla sua inedita Raccolta progressiva, il simposio toccherà importanti questioni legate alla prassi del repertorio ottocentesco italiano per oboe e per fiati, profondamente legato alla cultura operistica coeva. Di particolare interesse risulterà la possibilità di trasferire sul repertorio strumentale le conoscenze relative alla prassi vocale operistica in un contesto dominato dalla cultura del bel canto (Zicari, 2022). Infatti, se molto è stato scritto sulla musica strumentale e sui codici espressivi ad essa legati, con particolare riferimento all’oboe (Haynes, 2001), ed un forte interesse si è registrato sul fronte della interpretazione storicamente informata di lavori sinfonici (Elliot Gardiner e Roger Norrington, tra gli altri), il repertorio strumentale italiano ottocentesco non è stato oggetto di attenzioni paragonabili a quelle dedicate al corrispettivo repertorio sinfonico tedesco, oppure a quello strumentale dei secoli XVII e XVIII. 

Il simposio sarà di particolare interesse per gli oboisti ma anche per tutti i ricercatori e gli interpreti interessati alla musica del diciannovesimo secolo.

Lingue del simposio: italiano e inglese

Con il sostegno del Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica.